Gottardi Pinot Nero Alto Adige 2010

Siamo in Alto Adige, ad Egna, più precisamente in località Mazzon, qui vi sono gli storici vigneti di Pinot Nero di proprietà dell’azienda vitivinicola Gottardi, a mio parere da questi vigneti si produce il miglior pinot nero italiano.

L’azienda fondata da Bruno Gottardi, commerciante di vini in quel di Innsbruck, rilevò la tenuta nel 1986 e reimpiantò quasi tutti i vigneti tra il ’91 ed il ’94; dopo la sua scomparsa è il figlio Alexander che conduce ogni attività. L’azienda si compone di sette diversi appezzamenti vitati tutti dedicati alla produzione del pinot nero, i vigneti si trovano ad altezze che variano dai 320 ai 420 metri di altezza.Vi sono impiantati diversi cloni di pinot nero, i più vecchi furono piantati con materiale preso dalla Borgogna.

L’azienda lavora in regime di agricoltura semi-biodinamica, i concimi sono solo di origine naturale (humus, organico minerale, letame e preparati biodinamici), in caso di necessità, però, sono utilizzati seppur in minima parte anche fitofarmaci chimici.

In cantina tutto è pensato per causare meno stress possibile alle uve, tutte le operazioni, infatti, avengono per caduta, senza l’ausilio di pompe meccaniche. Dopo la fermentazione, il vino sosta in barrique per circa un anno, poi un anno in botte grande prima dell’imbottigliamento.

Il Pinot Nero prodotto da Gottardi è sorprendente innanzi tutto per standard qualitativo sempre molto molto alto, certo le differenze tra le varie annate ci sono, ma il livello medio è sorprendentemente alto.

Il Pinot Nero Mazzon 2010 a primo impatto può sembrare esile, è invece finissimo, di una eleganza straordinaria, setoso e al tempo stesso di una profondità sbalorditiva. Inconfondibile l’elegante traccia balsamica che lentamente svela note di cannella e anice stellato, ciliegia sotto spirito e viole appassite. In bocca questo vino dimostra tutta la sua classe sfoderando un tannino aristocratico, morbidezza avvolgente e raffinatissimo ricordo speziato e fruttato. Tenetelo lì nel bicchiere se vi riuscite e assaggiatelo a piccoli sorsi a distanza di 15-20 minuti e vedrete l’evoluzione di cui questo straordinario pinot nero è capace.

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