A proposito di bianchi macerati: Vitovska Vodopivec

A mio parere uno tra i migliori bianchi macerati italiani, la Vitovska Vodopivec, altro grande vino “naturale”. Siamo di fronte ad un vino ottenuto con metodi naturali sia in vigna che in cantina, zero concimi chimici, anticrittogrammici, diserbanti, utilizzo di soli lieviti autoctoni, nessun controllo delle temperature, nessuna filtrazione nè chiarifica.

La Vitovska è un vitigno a bacca bianca autoctono della zona del Carso, in Friuli Venezia Giulia a confine con la Slovenia. Anticamente era vinificato insieme altre uve bianche della zona, Vodopivec invece, nel lontano 1994 ci vide delle grandi potenzialità e così decise di impiantare vigneti di sola Vitovska e di vinificarla in purezza, il risultato è straordinario.

Da vigne ad altissima densità, Paolo Vodopivec ottiene circa mezzo chilogrammo di uva per pianta, dopo la pigiatura, la fermentazione naturale con lieviti autoctoni avviene senza controllo delle temperature, il vino viene lasciato a macerare insieme alle bucce in grandi anfore di terracotta interrate, successivamente matura per circa 2 anni in botti di legno di rovere per poi essere imbottigliato, riposando in vetro per ancora 1 anno circa prima della commercializzazione.

Dal colore giallo dorato, quasi aranciato, al naso sprigiona aromi di albicocca, pesca e note floreali che si alternano a chiare sensazioni terrose, capperi e toni salmastri. In bocca è asciutto e polveroso, piacevolmente tannico, dotato di spiccata mineralità. Il finale molto lungo si gioca su toni di miele e mandorla e un vago ricordo di distillato.

Il sommelier dell’Osteria Francescana, Giuseppe Palmieri ne consiglia l’abbinamento a piatti a base di tartufo nero estivo.

[Crediti | Video: Vinealia.org]

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